Il compito dello psicologo è proteggere il paziente

Il compito dello psicologo è proteggere il paziente

Un terapeuta direbbe ad un paziente di uscire da una cattiva relazione o lo lascerebbe decidere da solo?

A proposito di questo argomento ti racconto una storia.

Aveva 35 anni, longilinea e graziosa, lavorava in ufficio. Attenta, concentrata e meticolosa sul lavoro, confusa ed insicura nella vita sentimentale. 15 anni di matrimonio e un ex marito che entra di notte in casa sua (dove lei abitava con i genitori). Il furbetto aveva le chiavi di casa. Entra in punta di piedi, conosce la casa e i suoi angolini e si impossessa dei gioielli di famiglia. Giusto per dire.

Nessuno si ribella, nessuno prende posizione, loro lo vengono a sapere i giorni seguenti. Forse andrà meglio, diranno. Dai, non facciamo la denuncia. Povero, lui non sta tanto bene, diranno.

Quando lei me lo racconta in terapia, sorride. Un’incongruenza pazzesca tra l’accaduto in sé, il suo stato d’animo e la sua espressione visiva. Nessun collegamento. L’evento la fa sorridere invece di farla preoccupare e cercare soluzioni; i genitori colludono, anche loro sembrano in trance, all’infinita giustificazione samaritana di un individuo manipolatore e privo di confini.

  • Sai che il suo gesto è una violenza? È semplicemente un abuso. È entrato senza chiedere il permesso, in una casa che non gli appartiene, mentre state in pieno divorzio, solo perché possiede ancora le chiavi. Devi cambiare la serratura subito.
  • Le palpebre si alzano e scoprono i suoi occhi, grandi e rotondi, sembra averle buttato un secchio d’acqua fredda sul viso. Nessuno finora aveva usato con lei la parola violenza.

Il resto della seduta è indirizzato sui confini, sulla violenza psicologica che lui aveva fatto su di lei piano piano negli anni e sul suo agito di entrare di notte in casa, senza consenso, per derubare.

ll mio compito, prima di tutto, è di proteggere il paziente.

Una relazione disfunzionale abusiva va segnalata, come va segnalato il pericolo, lì dove il paziente non lo percepisce.

Si trova nella mia stanza di terapia proprio per questo.

Nel caso specifico, l’agito dell’ex marito ha permesso di approfondire e comprendere insieme una storia sentimentale lunga e faticosa, che alternava la dolcezza alla crudeltà, gli abbracci agli spintoni e dove lei era completamente sola, senza nessun appoggio esterno, piegata su se stessa e sopraffatta dall’autocritica.

 

[testo originale it.quora.com]

Olivia Ceobotaru
info@oliviaceobotaru.com

Sono Olivia Ceobotaru, psicologa clinica. Lavoro sul tema dell’amore e delle relazioni per adulti, coppie e famiglie. Tratto con rispetto e leggerezza argomenti delicati come l’abuso, la violenza in generale, il trauma.

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