Vorrei che andare dallo psicologo fosse una moda.

Come le unghie finte con il gel, come le borse Louis Vuitton [a me non piacciono, sappiatelo], come farsi i selfie su instagram (la cena con gli amici, l’aperitivo con il fidanzato, le foto dei piatti mangiati e così via).

Come i centri benessere, i trattamenti di bellezza e la macchina di un certo tipo.

Ecco qui che bel dialogo fruttuoso ed interessante che potrebbe nascere, uno scambio di opinioni e vedute da condividere.

Invece cosa facciamo noi?

Continuiamo a parlare di colpi di sole e piatti da mangiare, di pulizie, di traffico, del vicino di sopra che alle due di notte ancora si sente camminare per casa, del condominio sporco perché questa donna delle pulizie non è come l’altra.

Continuiamo a fare shopping a go go, riempirci gli armadi e le pance, mentre i nostri cuori e le nostri menti sono stanche, strapiene di stimoli e task da raggiungere.

Fatichiamo a fermarci, a goderci il silenzio ed assaporare il piacere delle piccole cose.

Vorrei che lo psicologo fosse di moda

Si, vorrei che andare dallo psicologo fosse una moda semplice e a portata di tutti e non solo per gli alternativi, benestanti e i più sofisticati.

Vorrei che dal quartiere più altolocato fino alla profonda periferia, chiunque avesse la possibilità di pagarsi dignitosamente un colloquio dallo psicologo (e non solo tramite le convenzioni e prezzi sociali).

Vorrei che:

• nessuno si vergognasse nel 2022 di andare dallo psicologo, anche nel più piccolo paese di provincia, in mezzo alle montagne.
• lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psichiatra fossero visti come figure di riferimento, che possono aiutarti, consigliarti, guidarti se ti ritrovi in un momento delicato.
• la salute mentale fosse finalmente riconosciuta come parte integrante della salute della persona, perché mente e corpo sono strettamente collegati.

[testo originale su it.quora.com]