22 Dic Lo psicologo sconsiglia di parlare agli altri della propria terapia
Perché lo psicologo sconsiglia di parlare agli altri della propria terapia?
Il setting terapeutico, la stanza, il luogo stesso, inteso in termini fisici e soprattutto psichici, rappresenta uno spazio intimo, personale e neutrale che deve rimanere pulito da influenze esterne. Perciò uno psicologo consiglia di non parlare della propria terapia.
Psicoterapia come relazione mai sperimentata
Per alcune persone, la psicoterapia personale potrebbe essere l’unica relazione autentica e non giudicante mai sperimentata.
È la volta che potrebbero capire che possono essere vulnerabili senza essere feriti, criticati, omologati, dove possono esprimersi liberamente, avere un confronto, conoscersi intimamente.
Una scoperta di aspetti di sé che non hanno considerato prima con attenzione, un arricchimento e larghezza di vedute e possibilità per loro stessi.
È anche il luogo della coppia in difficoltà, della famiglia che arriva tutta insieme, disponibile ad aiutare uno dei suoi membri, incuriosita e forse, anche intimorita, di ciò che avverrà.
Pregiudizi e ansie
Se racconto a qualcuno la mia personale esperienza di psicoterapia, forse vorrà dirmi il suo parere, emulato da pregiudizi e luoghi comuni o semplicemente dal suo vissuto in quel momento.
Se vado in terapia insieme al mio marito per uno stallo nel matrimonio, raccontare agli altri ciò che succede in stanza, può creare interpretazioni, mi può influenzare, mi può irritare.
Ma che succede con tuo marito? Mi chiederà un familiare, in ansia per noi.
Ed ecco come la sua ansia si diffonde lentamente, tutto intorno a noi. E mai una gioia!
Uno spazio tutto per se stessi
Mantenere dei confini emotivi, luoghi e spazi del cuore solo per se stessi, è fondamentale.
La psicoterapia, il sostegno psicologico, qualsiasi tipo di intervento psicologico effettuato vanno tutelati per un buon andamento del lavoro psicologico.
[testo originale su it.quora.com]
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