28 Ott Come si distingue una persona psicologicamente sana?
Come si distingue una persona psicologicamente sana? Quando parliamo di persona psicologicamente sana ci riferiamo ad una personalità normale.
Avviso: questa è una risposta teorica e tecnica, ovvero come in genere uno psichiatra, psicologo, psicoterapeuta esegue una valutazione della salute mentale della persona. Di conseguenza, utilizzerò un linguaggio tecnico, più specifico.
La personalità
La personalità rappresenta l’integrazione di pattern di comportamento che hanno le loro radici nel temperamento, nelle abilità cognitive, nel carattere e nei sistemi di valori interiorizzati (Kernberg e Caligor, 2005).
Il temperamento
Il temperamento significa una predisposizione di base con la quale manifestiamo certi pattern di reazione e risposte affettive a stimoli interni ed esterni.
Il carattere
Il carattere significa come si manifesta la nostra identità attraverso il comportamento; è un mix di aspetti unici e particolari dell’individuo stesso che mostrano il grado di flessibilità o di rigidità. Il carattere è conseguenza delle relazioni che abbiamo interiorizzato tra noi stessi e gli altri e che creano dei modelli interni di comportamento.
Dunque, come si distingue una persona psicologicamente sana?
Andiamo a capirlo brevemente.
Otto Kernberg (1928, psichiatra e psicoanalista, in vita) parla dell’organizzazione di personalità normale come un concetto integrato e coerente di sé e delle altre persone significative che si manifestano nella propria identità.
Quando abbiamo un senso interno integrato e coerente di noi stessi, una buona autostima, la capacità di trarre piacere dalle relazioni con gli altri e dal proprio investimento nello studio e nel lavoro, un senso di continuità nel tempo.
Un senso coerente ed integrato di noi stessi significa che siamo in grado di valutare accuratamente e in modo realistico gli altri, utilizzando la nostra empatia e le abilità sociali. Possiamo realizzare i nostri desideri e concludere gli obiettivi a lungo termine.
Possiamo coinvolgerci emotivamente con gli altri mantenendo un focus su di noi, una coerenza con noi stessi, possiamo contemporaneamente essere autonomi e accettare l’interdipendenza matura dagli altri. Siamo capaci di costruire e mantenere relazioni amorose stabili in cui si mescolano insieme l’erotismo e la tenerezza.
Siamo capaci di avere un’ampia gamma di esperienze affettive complesse e modularle attraverso un registro emotivo stabile, senza perdere il controllo degli impulsi. I meccanismi di difesa della persona sono elementi dell’apparato psichico che permettono di modulare l’angoscia collegata a conflitti interni o tra impulsi ed esigenze della realtà esterna.
Per esempio, significa la capacità di modulare ed adattare i sentimenti contrastanti di amore e odio che possiamo provare per il nostro partner, ragionarci sopra, senza agire di impulso.
Oppure quando ciò che desidero ottenere e diverso dalla realtà dei fatti, quindi reggere la tolleranza alla frustrazione, saper motivarsi, auto consolarsi e cercare nuove soluzioni, essere adattabili e flessibili.
L’organizzazione di personalità normale significa anche possedere un sistema integrato di valori interiorizzati. Cioè significa non più accedere e fare affidamento rigidamente al sistema dei valori genitoriali, ma aver maturato un proprio sistema di credenze, stabile, individualizzato, differenziato e indipendente dalle relazioni esterne con gli altri. In breve, siamo capaci di una buona autocritica e autovalutazione, adeguata alla realtà, capacità di prendere decisioni, un senso di responsabilità personale.
Nella psicoterapia psicodinamica, per dare un’altra chiave di lettura, si potrebbe parlare della personalità normale in cui si osserva un’integrazione armoniosa e piacevole di tutte le parti di sé (parti infantili, adolescenziali, mature) che ci permettono di essere sia rigidi e flessibili, in base al contesto e alla situazione.
Quando il nostro vero sé si esprime appieno, la persona esprime il suo valore, è autentica, vera, nelle sue relazioni, coerente con se stessa e anche con gli altri.
I conflitti interni sono negoziabili e vissuti come risolvibili, non sono mai contrapposti, non scindono la persona.
Fonte:
Frank E. Yeomans, John F. Clarkin, Otto F. Kernberg, La terapia focalizzata sul transfert per il disturbo borderline di personalità.
[testo originale su it.quora.com]
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