10 Feb Regali per avere successo con una donna
Se dovessi scegliere 3 regali per avere successo con una donna, cosa faresti?
Gentilezza, quella autentica, non simulata.
- Guardarla come un essere umano. Come persona completa di cervello, vissuto, idee e vita propria. Non solo tette.
- Cominciare ad intavolare una relazione di qualità, cioè alla pari. Il mito dell’avere successo è soloper chi vuole vincere ed è tutto ciò che ha. Poca roba, direi.
In breve: la stessa risposta vale anche per gli uomini, in quanto esistono donne che vogliono avere successo su di loro. Uomini oppure donne, siamo persone, non oggetti. Solo ai cani, per addestrarli, vengono dati i premi. Rinforzi positivi, condizionamenti comportamentali.
Se tu avessi una figlia, ti piacerebbe che lei fosse invaghita di un uomo perché la porta in giro, perché le regala un bel gioiello? Affascinata da ciò che lui FA per lei, da co e lui la FA sentire. Praticamente come se lei, senza un ausilio esterno a sé (in questo caso un uomo), non sa chi è, cosa le piace e soprattutto possiede una scarsa autostima. Si sottovaluta. Ebbene, queste sono le “buone” premesse che favoriscono lo sfruttamento, la manipolazione, l’oggettivazione della donna.
Una forma di deumanizazione in cui la donna rappresenta uno strumento, prive di soggettività, un corpo che suscita fascino e serve ad aumentare lo status maschile.
Più io, uomo mi impegno ad avere successo attraverso regali, gesti, più lei sfugge, più aumenta il desiderio di averla.
Ma si tratta per davvero di un rapporto paritario? Oppure di un gioco di forze in cui lui si sente figo, incuriosito e crede di avere il controllo. Lei si sente femmina, finalmente riconosciuta ed esercita il suo potere su di lui scappando. Entrambi mettono le basi di una relazione costruita su illusioni, insicurezze e proiezioni. Un riempitivo. Il contenuto della relazione non esiste.
L’oggettivazione della donna è un fenomeno complesso, con radici lontane. Non sei tu singolo uomo che ti piace lei, ad attuarlo per primo, almeno non in modo volutamente consapevole.
Basta vedere i mass media, le pubblicità, come è strutturata la società moderna di oggi, la mancanza di punti fermi di riferimento, l’identità fluida, il fare che domina tutto al discapito del sentire, dello stare calmi a ragionare, a riflettere.
L’impazienza con la quale si vivono le relazioni oggi, tutto subito, se possibile, a discapito dei tempi interni diversi, dove appunto, un regalo potrebbe stimolare, affrettare maggiormente una maggiore vicinanza.
Il bisogno di sapere cosa sarà, il bisogno sfrenato di garanzie e sicurezze che denota una grande insicurezza e maggiore fragilità.
I regali migliori non si comprano con i soldi. Sono il tuo tempo, investimento emotivo, pazienza, curiosità, voglia di scambio e conoscenza. Donare all’altro una parte di sé, farsi conoscere senza un obiettivo da raggiungere.
[testo originale it.quora.com]
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