28 Apr E se mia figlia volesse diventare segretaria o cassiera di supermercato?
Che cosa diresti a tua figlia se ti dicesse che vuole diventare segretaria o cassiera di supermercato?
Da immigrata extracomunitaria (sapete cosa significa, vero?😉) appena arrivata anni fa in Italia con un permesso di soggiorno, ho fatto molti lavoretti (volantinaggio, promozioni a prodotti in supermercati, al mare, pulizie, ecc).
Gli anni passano e mi imbarco nei 4 anni di training di specializzazione, un periodo intenso in cui ho seguito le lezioni e ho pagato il training e le mie psicoterapie personali facendo le pulizie e la babysitter.
È stato sotto le mie reali possibilità? Si. Lo rifarei? Si. Ho imparato molto dalle persone, dalle famiglie per le quali ho lavorato.
Cosa direi a mia figlia se vuole diventare segretaria o cassiera di supermercato?
Le riflessioni da fare a mia figlia sono altre, secondo il mio punto di vista:
Ti diverte quello che fai? Anche fare la cassiera può essere divertente, sai. Si imparano un sacco di cose utili, di vita, in un supermercato. L’ordine, la disciplina, essere precisi, iniziare, completare e finire un compito (eh si, non puoi lasciare i cartoni in giro, per dire), mantenere la calma e la chiarezza mentale, avere il sorriso sulle labbra mentre passi i prodotti in cassa, non avere il saldo in rosso, imparare a maneggiare con cura e senza paura tanti soldi, saper collaborare con i colleghi, niente musi lunghi e capricci, imparare a stare zitta e a seguire i più competenti di te, imparare a fare squadra e non competere, imparare a sdrammatizzare nei momenti difficili, gestire con garbo i clienti e soddisfare le loro esigenze con tranquillità, non prendere sul personale ogni piccola cosa.
Avrai il tuo stipendio mentre altri ragazzi studiano ancora a casa con i genitori, imparerai a risparmiare, a pianificare, essere lungimirante, potrai andare presto a vivere per conto tuo. Ti sembra poco, figlia mia?
Ti prendi la vita che ti scegli
Fare la cassiera, la segretaria, l’addetto allo sportello ecc non sono lavori che valgono meno. Tu NON vali meno per questo. Anzi!
Puoi rendere la tua vita ricca se ti senti appagata sul lavoro, se il tempo libero è di qualità, se ti mantieni curiosa e aperta al mondo.
In questo senso non penserei di aver sbagliato qualcosa come madre. Se ti piace fare la cassiera, la segretaria, se non c’è nient’altro che ti attira e per cui sei disposta a fare ulteriori sacrifici, ti prendi la vita che ti scegli.
E poi, in fondo, anche fare la segretaria potrebbe essere davvero stimolante. Per chi lavori? Per uno studio di architetti? Dentisti? Parli una lingua straniera e ti ritrovi a stretto contatto con l’estero? Viaggi insieme ai tuoi superiori? Lavori nell’organizzazione degli eventi? Sei l’assistente personale di?
Benissimo, divertiti in ciò che fai.
Sembra che oggi la fatica e il sudore, stare zitti ed imparare in silenzio siano fantascienza, in un mondo dove si aspira ad essere fighi con massimi benefici e minimi sforzi. Sappi che se vuoi andare all’università, figlia mia, per prendere una laurea da appendere al muro, se ambisci ad un 110 e lode senza concretizzare poi con un lavoro afferente, io non ti appoggio in questo e non pagherò i tuoi vestiti, i viaggi, il cellulare, il parrucchiere, il motorino.
Studi e ti impegni in questo se per davvero ci credi, se ti piace e nel frattempo lavori anche, almeno un pochino. Andrai a vivere presto per conto tuo, perché sarai cresciuta in tal modo che ti sembrerà naturale farlo. Ed io ti starò vicino.
[testo originale su it.quora.com]
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